Friday 14 August 2020

takachiho

takachiho si trova in mezzo a Kyushu in una zona di montagne e cascate intorno al vulcano attivo aso. il paesaggio è spettacolare! a mr brit luccicavano gli occhi e continuava a ripetere che sembrava la svizzera – in effetti …

takachiho è famosa, oltre che per le sue gole, per una leggenda. si racconta che la dea amaterasu (la dea sole, fondatrice del giappoine) un giorno a causa di un litigio con il fratello si sia nascosta in una grotta, privando così il mondo di luce. 


alcuni dei si radunano in un’altra grotta per trovare una soluzione a questo problema. uzume si mette a ballare una danza sacra e misteriosa e dopo un po’, amaterasu, incuriosita, esce dalla grotta per vederla. 


la luce torna nel mondo e tutto finisce per il meglio. 


Le due grotte si trovano in queste montagne e quella dove si incontrarono gli dei si può visitare. 


La grotta si raggiunge risalendo il corso di  un piccolo fiume.




lo spettacolo della grotta è incredibile per le mille torri di sassi che la gente lascia come omaggio al tempio. il paesaggio potrebbe benissimo stare in un film di indiana jones!




naturalmente anche noi abbiamo lasciato il nostro contributo!



quello che come al solito le foto non dicono è il caldo micidiale che faceva anche qui – e con il bel ruscello di acqua cristallina di fianco, la tentazione di saltarci dentro era fortissima. ma non si può perché il fiume, come la grotta e la montagna, è sacro. in giappone abbiamo scoperto che si può fare il bagno in davvero pochi posti…

 

dopo il tempio siamo andati a vedere la cascata nella gola di takachiho, posto meraviglioso che si può visitare in barca. essendo però la festa di o-bon , o festa dei morti (importantissima in giappone) c’era in giro un sacco di gente e le barche erano già tutte prenotate per la giornata.





e niente, con tutta quell’acqua che non si poteva toccare e il caldo afoso e opprimente siamo andati a cercare uno dei pochi fiumi ‘non sacri’ dove poterci mettere a mollo per un po’!



tornati al paese siamo andati a vedere uno spettacolo tradizionale (finalmente, visto che a kyoto hanno cancellato tutto!) che con danze, maschere e musica racconta la leggenda di amaterasu.



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