Saturday 7 March 2020

shikoku - iya valley

la valle d'iya si trova verso la parte interna dell'isola ed è caratterizzata da alte montagne che costeggiano una valle strettissima scavata dal fiume. è una zona con pochissimi abitanti, case con tetti di paglia, stradine che si inerpicano sulla montagna, cascate e un panorama mozzafiato. 

caratteristici sono i 'vine bridges', ponti fatti da liane intrecciate che attraversano il fiume. ne abbiamo provato uno ed è stata un'esperienza abbastanza paurosa - non è che i giapponesi siano molto forti nel 'health and safety' perché l'unica restrizione al ponte era per i bambini molto piccoli. lo spazio tra un listello e l'altro del ponte e l'altezza di una quindicina di metri, però, rendevano l'attraversamento un po' pericoloso. ma a noi chi ci ferma?







vicino al ponte c'era questa bella cascata:


addentrandosi di più in questa valle si raggiunge il villaggio di nagoro (un agglomerato di una decina di case) che è diventato famoso perché una signora che ci abita si è messa a fabbricare delle 'bambole' (l'idea iniziale è partita da uno spaventapasseri) grandi come persone vere per ripopolare il paese che ormai era rimasto quasi deserto. ha cominciato a fare copie degli abitanti che se ne sono andati, di quelli che sono morti e di altri inventati, collocandoli in vari punti del paesino - alla fermata dell'autobus, nella scuola, al lavoro nei campi - ridando così 'vita' al villaggio:





la scuola:




nei campi c'era una figura che si muoveva, in mezzo a decine di figure immobili: è la signora in rosso sulla destra - la 'mamma' di tutte le bambole!



questa signora ha anche creato una bambola che rappresenta se stessa. questa cosa, unita al fatto che molti dei personaggi sono vestiti con cose appartenute alle persone che rappresentano, rende il tutto ancora più surreale e 'meta' - oltre che vagamente inquietante.

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